Il Bingo, basato sull'estrazione di novanta numeri, deriva dal Lotto ed è molto simile alla tradizionale tombola da sempre giocata nelle famiglie italiane.
Il nome "Bingo" ha un'origine curiosa: deriva da un gioco simile alla tombola, praticato in Georgia (U.S.A.), che veniva chiamato Beano (bean, in inglese, vuol dire proprio "fagiolo", "chicco") per via dei fagioli secchi usati per coprire, sulla cartella, i numeri estratti.
Il controllo del gioco è riservato allo stato, che lo esercita, a partire dal 2001
(anno di apertura della prima sala bingo italiana), tramite AAMS.
La normativa italiana intende conferire al gioco del Bingo il carattere di intrattenimento, socializzazione e impiego piacevole del tempo libero, differenziandolo in maniera sostanziale da altri giochi, basati prevalentemente su comportamenti individuali e sulla distanza, sia fisica che temporale, tra il momento del gioco e quello della vincita.